NO-SLOT?
- Un incontro per discutere il problema del gioco d'azzardo e per riflettere sugli interessi che stanno dietro questo mondo.
Cominceremo con un dibattito sul tema delle politiche “No-Slot” (cosa si può fare davvero?), a cui parteciperanno rappresentanti istituzionali del Comune di Milano e di Abbiategrasso, oltre a esperti dell'argomento, come Marco Dotti, autore del libro “No Slot – Anatomia dell'azzardo di massa” (Feltrinelli), e a David Gentili, presidente della Commissione antimafia milanese.
A seguire verrà proiettato il documentario “Rifiutati dalla sorte e dagli uomini” e sarà possibile discuterne con i registi Vieri Brini ed Emanuele Policante.
«Il mercato delle Newslot ha modificato in un percorso senza ritorno l'approccio al gioco d'azzardo: dal Casinò al bar sotto casa. Le conseguenze non si sono fatte attendere, solo nell'ultimo anno i ricoverati in strutture di recupero sono migliaia. Tutti rientrano sotto una semplice sigla: Gap, sindrome da gioco d’azzardo patologico.
Un fenomeno che non coinvolge soltanto i giocatori, ma tutte le relazioni sociali ad essi collegate: mogli, mariti, figli, parenti e amici. Un incubo, uno squallido reality che crea povertà e intacca profondamente le abitudini sociali. Le responsabilità sono molte. Dallo Stato che per incrementare le entrate ha legalizzato le Newslot e ne ha favorito la diffusione, ai proprietari dei bar e dei locali dedicati, che spesso fingono di non sapere e spingono i clienti verso il fallimento.
L'azzardo si è diffuso in maniera orizzontale abbracciando nuove fasce di fruitori: dai giovanissimi (nonostante il divieto a 18 anni) agli anziani, dalle casalinghe ai padri di famiglia. Nessuno può interdire, né vietare l’accesso a chi vuole giocare alle Newslot. L'effetto di questa diffusione smodata di apparecchi, contemporanea alla nascita di una fitta rete di veri e propri mini-casinò in franchising, ha intaccato profondamente il tessuto socio-culturale italiano erodendo, giorno per giorno, patrimonio e rapporti umani.
Che costi sociali ha una legalizzazione indiscriminata del gioco d'azzardo? Come e dove l'esigenza dello Stato di fare cassa si tramuta in un boomerang che colpisce in modo arbitrario qualunque cittadino? Che futuro può avere una Nazione di giocatori incalliti?»
“No Slot – Anatomia dell'azzardo di massa” è il titolo del libro scritto per Feltrinelli da Marco Dotti, che aveva già pubblicato “Il calcolo dei dadi. Azzardo e vita quotidiana” e “Slot-City. Brianza-Milano e ritorno”. A novembre uscirà anche “Somma zero. Lessico critico dell'azzardo di massa” (ObarraO). «Che cosa ci si gioca davvero, quando si gioca? E quale influenza ha sulla nostra società questa dipendenza, che in tanti insistono a descriverci come innocua, anche quando orribili fatti di cronaca li smentiscono? Un gruppo di ricercatori ci racconta la ludopatia nel tempo delle speranze svanite, e nel quale tentare la fortuna sembra divenire per tanti l'unica strada verso un futuro migliore. Ma quali radici ha questa passione sfrenata? Chi, oltre allo stato, davvero ci guadagna? E cosa possiamo fare, di concreto, per cambiare le cose?».
Marco Dotti è nato a Chiari, in provincia di Brescia, nell’aprile del 1972. Fa parte del gruppo di direzione del mensile Communitas e della redazione di Vita. E’ docente di Professioni dell’editoria presso l’università di Pavia. Ha pubblicato “Luce nera. Strindberg, Paulhan, Artaud e l’esperienza della materia” (Medusa, Milano, 2007) e curato traduzioni da Artaud, Genet, Cocteau, Léon Paul Fargue, Jean Cayrol, Catherine Pozzi, Tudor Arghezi e T. H. Lawrence. Scrive o ha scritto per Il Manifesto, Alias, Observatorul Cultural, L’Indice.
Vieri Brini e Emanuele Policante, registi e sceneggiatori, sono nati rispettivamente il 1979 a Gattinara (Vercelli) e il1978 a Biella. Hanno diretto cortometraggi e documentari, presentati in numerosi festival nazionali e internazionali tra i quali: Torino Film Festival (2007 e 2008), Festival del Cinema Italiano di Istanbul (2009), Festival du Court Metrage de Brest (2009), Festival del Corto La 25a Ora La7 (2007 e 2010), Med Film Festival (2009), Corto in Bra (2010), Est Film Festival (2010), Visionaria Film Fest (2010), Filmakers al Chiostro (2009 e 2010), Short Stories - Coming Soon TV (2012).
Marco Dotti è nato a Chiari, in provincia di Brescia, nell’aprile del 1972. Fa parte del gruppo di direzione del mensile Communitas e della redazione di Vita. E’ docente di Professioni dell’editoria presso l’università di Pavia. Ha pubblicato “Luce nera. Strindberg, Paulhan, Artaud e l’esperienza della materia” (Medusa, Milano, 2007) e curato traduzioni da Artaud, Genet, Cocteau, Léon Paul Fargue, Jean Cayrol, Catherine Pozzi, Tudor Arghezi e T. H. Lawrence. Scrive o ha scritto per Il Manifesto, Alias, Observatorul Cultural, L’Indice.
Vieri Brini e Emanuele Policante, registi e sceneggiatori, sono nati rispettivamente il 1979 a Gattinara (Vercelli) e il1978 a Biella. Hanno diretto cortometraggi e documentari, presentati in numerosi festival nazionali e internazionali tra i quali: Torino Film Festival (2007 e 2008), Festival del Cinema Italiano di Istanbul (2009), Festival du Court Metrage de Brest (2009), Festival del Corto La 25a Ora La7 (2007 e 2010), Med Film Festival (2009), Corto in Bra (2010), Est Film Festival (2010), Visionaria Film Fest (2010), Filmakers al Chiostro (2009 e 2010), Short Stories - Coming Soon TV (2012).