FA' CHE QUESTA STRADA NON FINISCA MAI
- Giuda viene dal mondo dei morti per raccontarci, in prima persona, la sua vita con Gesù e le ragioni del suo tradimento. Che non fu un atto di viltà ma l'esito di due visioni del mondo incompatibili nel cuore di una sterminata amicizia.
«Qualcuno dice però che, tra le sofferenze di quella notte e del giorno successivo, la più grande per il Nazareno fu quella di non vedere me, e io penso che quel qualcuno abbia ragione, perché non solo io e quell'uomo eravamo veramente amici, ma lui è stato il più grande tra tutti i miei amici, e forse io il suo». ...Lo si capisce leggendo attentamente il Vangelo: quella tra Gesù e Giuda Iscariota fu una grande amicizia, che crebbe a dispetto della radicale differenza di vedute tra i due, e che nemmeno il tradimento riuscì a cancellare. Giuda amava la legalità, l'armonia, Gesù amava le eccezioni, e portava la guerra. Giuda è un ebreo devoto, un uomo razionale, che tradisce Gesù nella speranza di salvarlo dall'ira della gente e soprattutto dalla sua 'presunta' follia, affidando il suo destino alla Legge di Mosè mediante un regolare processo. Solo dopo avere compiuto il suo gesto Giuda comincia a rendersi conto dell'enormità del proprio sbaglio, e dell'orrore che, attraverso quella porta aperta, comincia a fare il suo ingresso nel mondo. Tuttavia l'ultima parola non è ancora stata pronunciata: nemmeno tutte le tenebre del mondo possono cancellare la realtà dell'affetto che li ha uniti.
Nasce a Leno (BS) nel 1956. Nel 1978 conosce Giovanni Testori, che gli fa scrivere il primo libro, “Intorno a una lettera di Santa Caterina” (1981), e dalla cui amicizia nasce il libro-intervista “Conversazioni con Testori” (1993). Tra le sue opere narrative ricordiamo “I due fratelli” (1990), “La revoca” (1992), “Le decorose memorie” (1995), “Talk show” (1996), “La nuova era” (1999), “Tornavamo dal mare” (2004), “La polvere di Allah” (2006).
Insegna Etnografia narrativa all'Università Cattolica di Milano; da questa esperienza nasce il volume “Cattedrali” (2011) e il progetto collettivo Le nuove meraviglie di Milano – di cui sono stati pubblicati i primi tre volumi. Ha vinto, tra gli altri, un “Premio Selezione Campiello”, un “Grinzane Cavour”, un “Super Grinzane Cavour”.
È stato finalista al “Premio Strega” nel 2000.
Insegna Etnografia narrativa all'Università Cattolica di Milano; da questa esperienza nasce il volume “Cattedrali” (2011) e il progetto collettivo Le nuove meraviglie di Milano – di cui sono stati pubblicati i primi tre volumi. Ha vinto, tra gli altri, un “Premio Selezione Campiello”, un “Grinzane Cavour”, un “Super Grinzane Cavour”.
È stato finalista al “Premio Strega” nel 2000.