L'ACCAREZZATRICE
- Gioia è una ragazza come tante, trent'anni e molti progetti nel cuore: ancora non sa che la vita le riserva una missione straordinaria, e che il suo destino è racchiuso nel suo stesso nome.
Gioia ha appena perso il lavoro da infermiera in ospedale, il fidanzato l'ha lasciata, è preoccupata per suo padre malato. I giorni passano, l'ansia cresce, nulla si muove: non c'è lavoro, gli orizzonti sembrano chiusi. Finché una mattina Gioia risponde a un annuncio nel quale si richiede "un'infermiera con spiccata sensibilità" a Bellinzona. È così che conosce Rosaria, una donna malata di sclerosi multipla, che cerca per il suo amatissimo marito, anch'egli gravemente invalido, un'assistente sessuale...Comincia per Gioia - dopo l'iniziale turbamento - la scoperta di un mondo, quello dei disabili, dei loro bisogni, dell'apartheid in cui spesso la società li confina. La scoperta di un universo vibrante di speranza e di coraggio.
Molte persone portatrici di handicap sono private della possibilità di sperimentare il piacere fisico o semplicemente un contatto corporeo diverso da quello medicalizzato.
Sono private dell'esperienza dell'empatia e dell'emozione di una carezza, con esiti psicologici spesso devastanti.
In Svizzera e in diversi Paesi del Nord Europa la figura degli "assistenti sessuali" - dotati di una formazione medica e psicologica - è prevista dalla legge. Non in Italia, dove un moralismo diffuso finisce per lasciare sulle spalle delle famiglie la gestione di queste esperienze, fondamentali per dare dignità alla vita.
Nessuno si scandalizza se qualcuno legge per i ciechi. Perché allora indignarsi se qualcuno si occupa di far sperimentare la tenerezza a una donna o un uomo intrappolati nel proprio stesso corpo? Questo romanzo racconta di come Gioia decida di diventare un'accarezzatrice, di come un incontro speciale faccia cadere tutti i suoi pregiudizi e di come, da quel giorno, la sua vita e quella di tante persone intorno a lei cambi per sempre. Giorgia Würth illumina con coraggio esistenze difficili, tocca il nervo scoperto di tante nostre paure, prova con semplicità e con forza a immaginare un futuro più umano per tutti noi.
Tutti la conoscono per le fiction tv: “Le tre rose di Eva”, tuttora in corso su Canale 5, “Un posto al sole”, “Un medico in famiglia 6”, “Ho sposato uno sbirro”, oltre al ruolo di Cicciolina nella mini-serie “Moana”. Ma Giorgia Wurth è anche autrice di libri importanti, come “Tutta da rifare” (Fazi), storia di una ragazza ossessionata dal corpo perfetto (e quindi dalla chirurgia estetica), e il recente “L'accarezzatrice” (Mondadori).
Nata nel 1981 da padre svizzero e madre ligure, dopo la laurea in Scienze della comunicazione e alcune esperienze come modella, Giorgia Wurth ha iniziato la sua carriera nel 1998 come conduttrice su Disney Channel. L'esordio a teatro è del 2003. Ma il successo arriva grazie ai film di Fausto Brizzi, prima “Ex” (2009) e poi “Maschi contro femmine” (2010), “Femmine contro maschi” (2011), “Com'è bello far l'amore” (2012). Ha recitato anche per Genovese e Mineiro, Emidio Greco, Ezio Greggio. Nel 2012 ha condotto su Cielo l'edizione italiana di “Voglio vivere così”.
Nata nel 1981 da padre svizzero e madre ligure, dopo la laurea in Scienze della comunicazione e alcune esperienze come modella, Giorgia Wurth ha iniziato la sua carriera nel 1998 come conduttrice su Disney Channel. L'esordio a teatro è del 2003. Ma il successo arriva grazie ai film di Fausto Brizzi, prima “Ex” (2009) e poi “Maschi contro femmine” (2010), “Femmine contro maschi” (2011), “Com'è bello far l'amore” (2012). Ha recitato anche per Genovese e Mineiro, Emidio Greco, Ezio Greggio. Nel 2012 ha condotto su Cielo l'edizione italiana di “Voglio vivere così”.