Una questione di vita e di morte
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"Veglia per E.E."
di e con Luca Radaelli
accompagnamento musicale e canto di Marco Belcastro
con il prezioso contributo di Beppino Englaro e del suo libro: "Eluana. La libertà e la vita" - In tutte le culture, la morte è un fatto naturale. Dall'Irlanda all'isola di Bali, dalla Calabria alle steppe russe, le comunità si riuniscono a vegliare il morto con canti e racconti, mangiando o ubriacandosi.
Noi vogliamo riprendere questa tradizione: proporre una veglia, laica, anche per chi non ha avuto questa possibilità. Nel caso Englaro abbiamo assistito a una sorta di veglia mediatica a reti unificate, dove la polemica sostituiva la pietà. Addirittura c'è chi ha parlato di cultura della vita opposta a cultura della morte.
Viviamo in una società che vende modelli di giovinezza e prestanza e la morte cerca di dimenticarla, occultarla, esorcizzarla. Vogliamo invece parlarne. Citando Dante, Shakespeare, Sofocle (Beppino Englaro, come Antigone, sfida la ragion di stato per amore). Vogliamo riflettere attraverso canti, letture, brani poetici. Per capire come vita e morte sono le due facce della stessa medaglia.
«Radaelli, come Marco Paolini, racconta con lucidità e commozione una storia. Un teatro civile, quindi, nel senso più autentico del termine: Non imbonimento propagandistico o comizio politico, ma teatro che usa i suoi propri mezzi: un attore che narra; un musicista che sottolinea alcuni momenti con canzoni e melodie – quasi coro tragico; una platea che partecipa mangiando e bevendo– e, contemporaneamente, ascolta e pensa: Radaelli dimostra di essere un grande attore non solo per la presenza scenica, per la capacità di recitare e cantare, emozionando se stesso e il pubblico, ma perché per un'ora e mezzo non trasforma mai se stesso nel protagonista del racconto ma resta il cantore della narrazione altrui» (Simona Frigerio, persinsala.it). «Lo spettacolo è indimenticabile. Non ha bisogno di commenti, ma alla fine di riflessione silenziosa» (Mina Welby)

Luca Radaelli, nato a Lecco il 29 maggio 1959, nel 1985 si laurea in Lingue e Letterature Straniere all'Università degli Studi di Milano con una tesi dal titolo "Peter Brook e A Midsummer Night's Dream"; la sua formazione teatrale si deve a una serie di esperienze laboratoriali con Renzo Vescovi, Yves Lebreton, il Teatr Laboratorium di Wroclaw, Eugenio Barba, Ludwik Flaszen, Gabriele Vacis, Giuseppe Manfridi.
In qualità di regista e drammaturgo dirige la compagnia Teatro Invito dal 1989, firmando gli spettacoli "Sogno andaluso", "Carillon", "A quel tempo" (finalista Premio Scenario 1991), "I racconti di Giuan Candela", "Ti ricordi di Nuvola Rossa?" (Segnali 1994), "Il Partigiano J." (Segnali 1996, selezione Stregagatto 1997), "Adamo & Eva, lezioni d'amore" (Segnali 1997), "Il racconto dei Promessi Sposi" (Segnali 1998, Menzione Speciale della Giuria al Premio ETI/Stregagatto 1998), "Hansel e Gretel" (Segnali 2000, Miglior Spettacolo Festival Mediterraneo Ben Arous 2001), "Il bosco di Macbeth" (Segnali 2001), "Ulisse" (Segnali 2002, premio festival Mostagem 2002), "La fiaba dello straniero", "Addio Adda addio", "La cena in scena" (Segnali 2004), "Senza paura", "La leggenda dell'uomo selvatico" (Segnali 2006), "Racconti di contorno", "La colonna infame" che hanno partecipato a numerose rassegne a livello nazionale.
Cura la regia di "Storia tutta d'un fiato" della Compagnia Albero blu, premio Otello Sarzi 2006 e premio Città di Lugano 2006; cura la regia e la traduzione in spagnolo di "Hansel y Gretel", che debutta alla Fira de Tarrega 2002, con la compagnia La vacacosmica di Lerida (Spagna), che colleziona più di 300 repliche in tutta la Spagna, e "Pinotxo bric à brac" con la Compagnia Zum Zum Teatre (Segnali 2007), e di "Moby Dick" con Remoreu Teatre; cura la regia de "L'eccezione e la regola" di B. Brecht e del "Sogno di una notte di mezz'estate" di Shakespeare per la Compagnia di Brusio (Svizzera); cura la regia de "Il ventaglio" di Goldoni, "Antigone" di Sofocle e "L'importanza di chiamarsi Ernesto" di Oscar Wilde per la Compagnia di Poschiavo (Svizzera), nonché i festeggiamenti per la nomina del Trenino rosso del Bernina a patrimonio dell'Unesco; cura la regia di "Fibonacci à Bougie" del Théatre Regional de Bejaia (Algeria) nell'ambito della programma per la Capitale Culturale del mondo arabo.
Ha partecipato a tournées in Francia, Germania, Svizzera e Malta, nonché a Festival Internazionali in Croazia, Austria, Turchia, Tunisia, Armenia e Rep. Pop. Cinese; ha condotto diversi laboratori sul lavoro drammaturgico dell'attore e sul teatro di strada all'Università degli Studi di Milano, all'Associazione di Cultura Popolare di Balerna (Svizzera), alla Carte Jeunes di Lugano, all'Università di Palermo, al Festival "Filo d'Arianna" di Belluno, al Festival "FestTeatro" di Tirano, per la Provincia di Piacenza. Ha partecipato con il testo "Pesche miracolose" all'edizione 2003 di "Trame d'autore" e con il testo "Prima o poi cadrà la pioggia" al progetto "La fabbrica dell'uomo" organizzati dall'Outis a Milano; ha condotto un laboratorio all'Istituto di italianistica dell'Università di Cambridge (UK) nel 2001; ha partecipato come relatore al Convegno "Théatre et imaginaire des enfants" al Festival di Boumerdès (Algeria); ha partecipato come relatore a Convegni sul Teatro Ragazzi a Lecco, Como, Pavia, Lugano, Udine, Belluno. Ha partecipato come giurato alle selezioni per Segnali della Regione Lombardia nel 1994, alle selezioni del Premio Scenario 1997 e 1999, e alle selezioni del Premio ETI/Stregagatto 1998 e 1999; è stato direttore artistico della Rassegna "Teatro Ragazzi" della Provincia di Sondrio dal 1994 al 2000; è direttore artistico del Festival "Le valli del teatro" dal 2001.
E' stato direttore artistico del progetto europeo "La montagna incantata", festival di spettacoli dedicati alla montagna nel 2003/2004; è vice-Presidente dell'Associazione Teatro per l'Infanzia e la Gioventù (sezione italiana della Association Internationale du Théatre pour l'Enfance et la Jeunesse) dal 1996- ha partecipato come delegato italiano al Congresso Mondiale di Rostov-na-Donu in Russia nel 1996 e di Tromso in Norvegia nel 1999; è direttore artistico del Festival di Teatro Popolare di Ricerca "L'ultima luna d'estate" nel Parco di Montevecchia e Val Curone dal 1998. (www.sipario.it)
In qualità di regista e drammaturgo dirige la compagnia Teatro Invito dal 1989, firmando gli spettacoli "Sogno andaluso", "Carillon", "A quel tempo" (finalista Premio Scenario 1991), "I racconti di Giuan Candela", "Ti ricordi di Nuvola Rossa?" (Segnali 1994), "Il Partigiano J." (Segnali 1996, selezione Stregagatto 1997), "Adamo & Eva, lezioni d'amore" (Segnali 1997), "Il racconto dei Promessi Sposi" (Segnali 1998, Menzione Speciale della Giuria al Premio ETI/Stregagatto 1998), "Hansel e Gretel" (Segnali 2000, Miglior Spettacolo Festival Mediterraneo Ben Arous 2001), "Il bosco di Macbeth" (Segnali 2001), "Ulisse" (Segnali 2002, premio festival Mostagem 2002), "La fiaba dello straniero", "Addio Adda addio", "La cena in scena" (Segnali 2004), "Senza paura", "La leggenda dell'uomo selvatico" (Segnali 2006), "Racconti di contorno", "La colonna infame" che hanno partecipato a numerose rassegne a livello nazionale.
Cura la regia di "Storia tutta d'un fiato" della Compagnia Albero blu, premio Otello Sarzi 2006 e premio Città di Lugano 2006; cura la regia e la traduzione in spagnolo di "Hansel y Gretel", che debutta alla Fira de Tarrega 2002, con la compagnia La vacacosmica di Lerida (Spagna), che colleziona più di 300 repliche in tutta la Spagna, e "Pinotxo bric à brac" con la Compagnia Zum Zum Teatre (Segnali 2007), e di "Moby Dick" con Remoreu Teatre; cura la regia de "L'eccezione e la regola" di B. Brecht e del "Sogno di una notte di mezz'estate" di Shakespeare per la Compagnia di Brusio (Svizzera); cura la regia de "Il ventaglio" di Goldoni, "Antigone" di Sofocle e "L'importanza di chiamarsi Ernesto" di Oscar Wilde per la Compagnia di Poschiavo (Svizzera), nonché i festeggiamenti per la nomina del Trenino rosso del Bernina a patrimonio dell'Unesco; cura la regia di "Fibonacci à Bougie" del Théatre Regional de Bejaia (Algeria) nell'ambito della programma per la Capitale Culturale del mondo arabo.
Ha partecipato a tournées in Francia, Germania, Svizzera e Malta, nonché a Festival Internazionali in Croazia, Austria, Turchia, Tunisia, Armenia e Rep. Pop. Cinese; ha condotto diversi laboratori sul lavoro drammaturgico dell'attore e sul teatro di strada all'Università degli Studi di Milano, all'Associazione di Cultura Popolare di Balerna (Svizzera), alla Carte Jeunes di Lugano, all'Università di Palermo, al Festival "Filo d'Arianna" di Belluno, al Festival "FestTeatro" di Tirano, per la Provincia di Piacenza. Ha partecipato con il testo "Pesche miracolose" all'edizione 2003 di "Trame d'autore" e con il testo "Prima o poi cadrà la pioggia" al progetto "La fabbrica dell'uomo" organizzati dall'Outis a Milano; ha condotto un laboratorio all'Istituto di italianistica dell'Università di Cambridge (UK) nel 2001; ha partecipato come relatore al Convegno "Théatre et imaginaire des enfants" al Festival di Boumerdès (Algeria); ha partecipato come relatore a Convegni sul Teatro Ragazzi a Lecco, Como, Pavia, Lugano, Udine, Belluno. Ha partecipato come giurato alle selezioni per Segnali della Regione Lombardia nel 1994, alle selezioni del Premio Scenario 1997 e 1999, e alle selezioni del Premio ETI/Stregagatto 1998 e 1999; è stato direttore artistico della Rassegna "Teatro Ragazzi" della Provincia di Sondrio dal 1994 al 2000; è direttore artistico del Festival "Le valli del teatro" dal 2001.
E' stato direttore artistico del progetto europeo "La montagna incantata", festival di spettacoli dedicati alla montagna nel 2003/2004; è vice-Presidente dell'Associazione Teatro per l'Infanzia e la Gioventù (sezione italiana della Association Internationale du Théatre pour l'Enfance et la Jeunesse) dal 1996- ha partecipato come delegato italiano al Congresso Mondiale di Rostov-na-Donu in Russia nel 1996 e di Tromso in Norvegia nel 1999; è direttore artistico del Festival di Teatro Popolare di Ricerca "L'ultima luna d'estate" nel Parco di Montevecchia e Val Curone dal 1998. (www.sipario.it)